Tagli dei fondi alle Province: la legge di bilancio mette a rischio il sostegno ai territori

Data:
22 Aprile 2024

Tagli dei fondi alle Province: la legge di bilancio mette a rischio il sostegno ai territori

Oggi, nel corso della Commissione Istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle Aree Interne della Toscana, il presidente di Upi Toscana, Gianni Lorenzetti, insieme al direttore Ruben Cheli, ha presentato un approfondito resoconto sulla situazione critica dei tagli ai fondi delle Province, come previsto dall’ultima legge di bilancio.

A dieci anni dall’approvazione della legge Delrio (n. 56/2014) le Province continuano ad essere regolate da una disciplina transitoria che avrebbe dovuto essere superata con il referendum costituzionale del 2016, tanto che la legge n. 56/2014 ancora oggi recita: “In attesa della riforma del titolo V della parte seconda della Costituzione e delle relative norme di attuazione, le province sono disciplinate dalla presente legge”.

Nonostante gli sforzi delle legislature passate, i tentativi di revisione del TUEL e il dibattito attuale a livello nazionale, la volontà di superare la “riforma Delrio” è emersa con forza solo all’inizio del 2023, ma finora senza risultati concreti. Diverse proposte di legge sono state presentate, un testo unificato è stato elaborato, ma si è verificato l’accantonamento della proposta senza indicazioni chiare sulle volontà e sulle tempistiche.

La questione finanziaria è diventata sempre più critica nel tempo. I tagli sono iniziati nel 2010, sono proseguiti con il Decreto “Salva Italia” del 2011 e le spending review del 2012 e del 2014, per culminare con la legge di stabilità del 2015 che ha comportato un prelievo di 3 miliardi di euro in tre anni tra il 2015 e il 2017. A livello nazionale, ci sono state gravi difficoltà finanziarie per 14 province su 76, con 3 in dissesto e 11 in piano di riequilibrio finanziario.

Nel 2017 lo Stato ha prelevato dalle Province e dalle Città metropolitane 5,8 miliardi di euro, rischiando di portare il comparto al “dissesto indotto”, tanto da far dichiarare alla Sezione Autonomie della Corte dei Conti che la forte riduzione delle risorse destinate a funzioni di notevole rilevanza sociale è irragionevole senza misure proporzionate che possano giustificarla.

Nonostante la consapevolezza della situazione insostenibile, il Governo e il Parlamento non hanno eliminato i tagli, ma hanno previsto contributi per mitigarne l’impatto negativo. Tuttavia, questi interventi sono risultati insufficienti, soprattutto alla luce delle nuove misure di spending review previste dalla legge di bilancio.

Ora, la legge di bilancio 2024-2026 introduce ulteriori tagli per le Province, complicando ulteriormente la situazione finanziaria già precaria.

Il documento presentato oggi da Upi alla Commissione evidenzia la critica situazione delle Province toscane, che devono versare una percentuale significativa delle proprie entrate tributarie allo Stato, nonostante il calo progressivo delle entrate proprie, in particolare quelle legate al mercato automobilistico. Il rischio di compromettere l’erogazione dei servizi legati alle funzioni fondamentali delle Province è reale, soprattutto sulle strade. Gli oneri per i rinnovi contrattuali e gli impatti dei rincari degli interventi del PNRR sui bilanci delle Province rappresentano ulteriori criticità che richiedono interventi urgenti da parte delle istituzioni competenti.

In conclusione, l’Unione delle Province Italiane della Toscana chiede con forza interventi immediati per garantire la sostenibilità finanziaria delle Province e per evitare conseguenze negative sui servizi essenziali offerti ai cittadini e alle comunità locali, in particolare proprio quelle delle aree interne che maggiormente avrebbero bisogno.

Ultimo aggiornamento

22 Aprile 2024, 16:53