Il 18 Aprile 2023 si è tenuta una riunione della Conferenza Stato-città e autonomie locali, presieduta dalla Sottosegretaria all’Interno On. Wanda Ferro.

Nel corso dell’incontro, a seguito delle richieste di ANCI e UPI, è stata approvata la proroga al 31 maggio 2023 del termine per l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2023 da parte degli Enti locali.

Il Ministero dell’Interno ha inoltre raggiunto l’intesa con ANCI e UPI sullo schema di decreto da approvare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro per gli affari regionali e le autonomie riguardo al riparto del fondo di 400 milioni di euro per l’anno 2023, per il riconoscimento di un contributo straordinario agli Enti locali per assicurare la continuità dei servizi erogati in relazione alla spesa per utenze di energia elettrica e gas.

Per il riparto proporzionale del fondo per il 2023 si tiene conto dell’incremento dei costi sostenuti nel 2022 rispetto al periodo antecedente e non più della spesa sostenuta nelle annualità precedenti, con la conseguenza che gli importi assegnati ai vari enti divergono da quelli assegnati con il riparto del settembre 2022.

Le province che abbiano già approvato il bilancio di previsione dovranno pertanto correggere le cifre inserite sulla base delle stime effettuate in considerazione dei contributi assegnati nel 2022.

Nella stessa seduta, infine, con la contrarietà di ANCI, è stato deliberato il riparto del Fondo di solidarietà comunale (FSC) per l’anno 2023, secondo i parametri dei fabbisogni standard e della capacità fiscale e con il superamento del parametro della spesa storica, in attuazione dell’art. 119 Cost. e della legge delega sul federalismo fiscale (l. n. 42 del 2009).

È stata invece rinviata la discussione sullo schema di decreto del Ministero dell’economia e delle finanze, su proposta della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, concernente il recupero delle somme assegnate, per l’anno 2021, ai comuni delle regioni a statuto ordinario per il potenziamento dei servizi sociali, non destinate ad assicurare il livello dei servizi sulla base degli obiettivi di servizio stabiliti.

In allegato il report della Seduta e il riparto dei contributi alle province per l’energia.